AUTORI E STUDIOSI
L'antico Egitto a Roma
Apuleio
Athanasius Kircher
Athanasius Kircher (1602-1680) è stato un gesuita, filosofo e studioso tedesco, noto per la sua vasta produzione intellettuale che spaziava dalla geologia alla linguistica.
Dedicò parte dei suoi studi all’antico Egitto, concentrandosi in particolare sulla figura di Iside, che interpretava come il simbolo della sapienza divina.
Secondo Kircher, la dea rappresentava il principio universale della conoscenza, una forza che permeava il cosmo e attraverso la quale gli egizi cercavano di comprendere la natura e il divino.
Egli scrisse: “Il divino Dionigi attesta che tutte le cose create altro non sono che specchi in cui si riflettono per noi i raggi della sapienza divina. Da ciò i saggi egiziani crearono l’immagine di Osiride che, affidate tutte le cose a Iside, permeava invisibilmente il mondo intero”.
Sosteneva che le immagini e i miti legati a Iside fossero allegorie della verità nascosta nelle cose, riflessi della sapienza suprema. Nelle sue opere, affermava che “tutte le cose create non sono altro che specchi in cui si riflettono i raggi della sapienza divina” e che Iside fosse la custode di questo sapere occulto, trasmettendolo agli iniziati attraverso i misteri religiosi.
Le interpretazioni di Kircher, sebbene basate su supposizioni errate, hanno influenzato profondamente la visione europea dell’antico Egitto.
Il suo lavoro contribuì a diffondere l’egittomania, alimentando l’immaginario esoterico che ancora oggi circonda la figura di Iside.
Elementi della sua visione si ritrovano nell’arte, nella massoneria e persino nell’opera Il flauto magico di Mozart, dove la sapienza e la luce sono concetti centrali, spesso associati alla dea.
Pur non avendo decifrato i geroglifici in modo scientifico, Kircher aprì la strada a un nuovo interesse per la simbologia egizia, consolidando l’idea di Iside come emblema di un sapere nascosto e universale, destinato a essere rivelato solo a chi fosse in grado di comprenderlo.
FONTE: Wikipedia, Wikiquote, Adelphi