Pavimento del Museo Iseum
→ Bruno Ammann
Pavimento realizzato da Bruno Ammann, su modello di pavimento Romano di Ercolano. La tecnica del mosaico è in opus scrutulatum, letteralmente “tecnica di lavoro a scudo”. Dal I° secolo d.C. si trovano alcuni riscontri di questa tecnica anche ad Ercolano, Stabia e Pompei.
La caratteristica di questa tecnica musiva è l’uso di lastre di marmi o pietre di varie qualità e cromie, di forme irregolari, di dimensioni simili collocate su un fondo di mosaico a tessere rettangolari o quadrate bianche privo di forme decorative.
Plinio il Vecchio precisa nella Naturalis Historia XXXVI.185 che l’opus scutulatum fu utilizzato per la prima volta a Roma all’inizio della terza guerra punica (149 a.C.) nel Tempio di Giove Capitolino, ma non esistono evidenze archeologiche su questa testimonianza.
In questo pavimento le tessere sono sia di marmo bianco che di travertino; le lastre sono sia di pietre usate in epoca antica (egizia, greca e romana) sia in epoche più recenti.
 
											 
											