Dall’Iseum alla Piramide: viaggio egizio nel cuore della città eterna
→Iseum, Centro Storico, San Giovanni e Città del Vaticano
- Lingua di effettuazione: inglese
Servizi inclusi:
- Guida autorizzata
- Auricolari durante il tour
- Ingresso ad Iseum
Giorno 1
Il tour comincia a Piazza Venezia, cuore pulsante della Roma moderna. Tra l’imponenza del Vittoriano e il via vai cittadino, accanto alla scalinata di Palazzo Venezia si cela Madama Lucrezia, una delle “statue parlanti” di Roma. Alcuni vedono in lei un’antica raffigurazione della dea Iside, simbolo silenzioso del legame tra Roma e l’Egitto.
Poco distante, nel Campo Marzio, sorgeva l’Iseum Campense, il più grande santuario romano dedicato ai culti egizi. Costruito in epoca repubblicana e ampliato sotto Caligola e Domiziano, occupava un’area immensa ornata da sfingi, statue e obelischi autentici. Alcuni di questi, come l’obelisco di Piazza Navona, provengono proprio da lì. Resti dell’Iseum sono ancora visibili tra via di San Stefano del Cacco e il museo Iseum, recentemente riaperto e che sarà incluso nella visita.
Camminando verso Piazza della Pigna, il toponimo stesso richiama la grande pigna bronzea che decorava probabilmente un’area sacra legata all’Iseum, oggi conservata nei Giardini Vaticani. Il simbolismo della pigna – rinascita e immortalità – era caro anche alla spiritualità egizia. Si prosegue per Piazza della Minerva, l’antico dialoga con il barocco: un piccolo obelisco egizio sorretto da un elefante scolpito da Bernini si erge davanti alla chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Proveniente dall’Iseum, l’obelisco diventa messaggero di conoscenze arcane, in perfetta armonia con il culto esoterico di Iside.
Pochi passi conducono al Pantheon, dove un altro obelisco, un tempo collocato nel tempio del Sole a Eliopoli, svetta oggi sulla piazza. La sua posizione, in asse con la cupola del Pantheon, riflette un’antica armonia cosmica tra cielo e terra, mito e scienza. Nei pressi di Piazza San Luigi dei Francesi, scavi archeologici hanno portato alla luce frammenti di un obelisco egizio ancora interrato, testimonianza del radicato culto isiaco nel Campo Marzio antico. A Piazza di Sant’Eustachio si incontra una fontana barocca realizzata con una vasca in granito egizio, proveniente dalle terme neroniane-alessandrine: un’impronta materiale dell’Egitto imperiale nel cuore di Roma.
Il percorso si conclude a Piazza Navona, dove la Fontana dei Fiumi di Bernini è sormontata da un obelisco egizio in granito rosa di Assuan. Alto quasi 17 metri, fu portato a Roma su ordine di Domiziano e decorato in loco con geroglifici che celebrano l’imperatore tra le divinità. Originariamente collocato tra i templi di Iside e Serapide, oggi svetta tra le meraviglie barocche della piazza, chiudendo l’itinerario in un perfetto intreccio tra sacro, arte e potere.
L’itinerario prosegue poi verso Piazza San Pietro, nella Città del Vaticano, dove al centro del colonnato berniniano si innalza un altro obelisco egizio autentico, proveniente da Eliopoli. Fu trasportato a Roma dall’imperatore Caligola per adornare il vicino Circo di Nerone, e successivamente spostato da Sisto V nella posizione attuale, nel cuore della cristianità. Curiosamente, è uno degli unici obelischi egizi di Roma a non avere iscrizioni geroglifiche: un monolite enigmatico e silenzioso, testimone del passaggio dalla Roma pagana a quella cristiana. Per approfondire, una visita ai Musei Vaticani (Museo Gregoriano Egizio) può essere consigliabile
Giorno 2
Il giorno successivo inizia da San Giovanni in Laterano la cattedrale di Roma, che custodisce il più alto obelisco egizio del mondo: oltre 32 metri di granito rosso proveniente dal tempio di Amon a Karnak, in Egitto. Fu portato a Roma nel IV secolo dall’imperatore Costanzo II e collocato nel Circo Massimo, prima di essere eretto nel luogo attuale nel XVII secolo. Questo obelisco, autentico nelle sue iscrizioni e nella sua storia, è uno dei segni più imponenti della volontà romana di assorbire e ridefinire la sacralità egizia.
Lungo il percorso suggeriamo una sosta ai musei Capitolini; sebbene il museo sia più noto per le sue collezioni romane e rinascimentali, custodisce una selezione importante e affascinante di reperti egizi ed egittizzanti, molti dei quali provenienti proprio dall’antico Iseum Campense, il santuario romano dedicato a Iside e Serapide situato nel Campo Marzio. Nei Musei Capitolini, un itinerario a tema egizio guida tra statue di Iside, Serapide, Anubi e sfingi, molte provenienti dall’antico Iseum Campense, il santuario romano dedicato ai culti egizi. La sala egizia del Palazzo Nuovo espone reperti originali e opere romane in stile egizio, testimoniando la profonda influenza culturale dell’Egitto sull’Impero.
Infine costeggiando il Circo Massimo, si giunge al Foro Boario, dove sorge il tempio di Ercole Vincitore che, pur non essendo egizio, evoca atmosfere orientali e antiche suggestioni sacre. L’itinerario culmina alla Piramide Cestia, tomba monumentale del I secolo a.C., costruita durante la moda egizia che seguì la conquista dell’Egitto da parte di Roma. La piramide, con la sua struttura netta e il marmo bianco, si impone ancora oggi come un oggetto estraneo e perfettamente romano al tempo stesso, posta accanto alle Mura Aureliane.