Dall’Iside romana alla Piramide Cestia un giorno tra obelischi, dèi e piramidi

→Piazza Navona, Campo Marzio, Iseum, Circo Massimo e Piramide Cestia

Durata: 8 ore
Dettagli:
  • Lingua di effettuazione: inglese

Servizi inclusi:

  • Guida autorizzata
  • Auricolari durante il tour
  • Ingresso ad Iseum

Una giornata a Roma all’insegna dell’Egitto antico è un viaggio affascinante attraverso i secoli, in cui l’eredità del Nilo si intreccia con il cuore della Città Eterna.

Partendo da Piazza Navona, uno dei simboli del barocco romano ma anche un luogo ricco di riferimenti al mondo egizio, ci si immerge subito nell’atmosfera del Grand Tour e delle suggestioni esotiche che tanto affascinarono artisti e intellettuali.Il primo punto di contatto è proprio al centro della piazza: la Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini. Il grande obelisco che la sovrasta, detto Obelisco Agonale, proviene dal tempio di Iside in Campo Marzio ed è uno dei tanti obelischi egizi disseminati per Roma. Sebbene realizzato in epoca romana, imita lo stile faraonico e testimonia l’antico culto egizio che si era diffuso nella capitale dell’Impero.

Dalla piazza si procede verso Santa Maria sopra Minerva, a pochi passi dal Pantheon. Proprio davanti alla chiesa, troneggia il curioso “Pulcin della Minerva”, l’elefantino di Bernini che sostiene un piccolo obelisco egizio proveniente anch’esso da un tempio dedicato a Iside. Questo connubio tra un animale esotico e un simbolo sacro dell’Egitto esprime tutta la commistione culturale della Roma barocca, in cui l’antico Egitto veniva reinterpretato con ironia e raffinatezza.

Poco lontano si trova via di Pie’ di Marmo, dove si può osservare un piede colossale di una statua egizia, sorgeva l’Iseum Campense, il più grande santuario romano dedicato ai culti egizi. Costruito in epoca repubblicana e ampliato sotto Caligola e Domiziano, occupava un’area immensa ornata da sfingi, statue e obelischi autentici. Alcuni di questi, come l’obelisco di Piazza Navona, provengono proprio da lì. Resti dell’Iseum sono ancora visibili tra via di San Stefano del Cacco e il museo Iseum, recentemente riaperto e che sarà incluso nella visita.

Proseguendo verso Piazza Venezia, si raggiunge uno dei luoghi chiave dell’itinerario: l’area dove sorgeva l’Iseum, oggi non visibile se non attraverso i reperti dispersi, ma testimoniata da numerosi ritrovamenti archeologici, tra cui statue egizie, sfingi e frammenti di obelischi. Qui si trova anche una delle statue parlanti di Roma: Madama Lucrezia. Questa statua femminile, probabilmente parte di una statua di culto egizia o ellenistica, ha assunto nei secoli un ruolo simbolico nella satira romana, ma conserva ancora oggi l’alone misterioso delle sue origini.

Da qui, attraversando il Campidoglio e scendendo verso il Circo Massimo, si può deviare brevemente verso il Foro Boario per ammirare il Tempio di Ercole Vincitore. Anche se non egizio, il tempio rotondo richiama lo stile orientale e si inserisce bene nel contesto esotico della giornata.

L’itinerario termina alla Piramide Cestia, un’autentica piramide egizia a Roma, costruita nel I secolo a.C. come tomba per Gaio Cestio. Alta circa 36 metri e interamente rivestita di marmo bianco, la piramide è una manifestazione concreta della moda egizia che aveva conquistato l’élite romana dopo la conquista dell’Egitto. Posta accanto alle Mura Aureliane, accanto alla Porta San Paolo, questa struttura sorprende per la sua integrità e il suo impatto visivo. Qui il legame con l’Egitto si fa tangibile, non più mediato da reinterpretazioni artistiche, ma espresso con una forma architettonica autentica e unica in tutta Europa.

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