L’Egitto a Roma tra obelischi, templi perduti e culti misterici
→Iseum, Campo Marzio Pantheon, Piazza Navona
- Giorni di effettuazione: Martedì e giovedì
- Orario di partenza: 17.00 ca
- Lingua di effettuazione: inglese
Servizi inclusi:
- Guida autorizzata per 3 ore
- Auricolari durante il tour
- Ingresso ad Iseum
Il tour comincia a Piazza Venezia, cuore pulsante della Roma moderna. Tra l’imponenza del Vittoriano e il via vai cittadino, accanto alla scalinata di Palazzo Venezia si cela Madama Lucrezia, una delle “statue parlanti” di Roma. Alcuni vedono in lei un’antica raffigurazione della dea Iside, simbolo silenzioso del legame tra Roma e l’Egitto.
Poco distante, nel Campo Marzio, sorgeva l’Iseum Campense, il più grande santuario romano dedicato ai culti egizi. Costruito in epoca repubblicana e ampliato sotto Caligola e Domiziano, occupava un’area immensa ornata da sfingi, statue e obelischi autentici. Alcuni di questi, come l’obelisco di Piazza Navona, provengono proprio da lì. Resti dell’Iseum sono ancora visibili tra via di San Stefano del Cacco e il museo Iseum, recentemente riaperto e che sarà incluso nella visita.
Camminando verso Piazza della Pigna, il toponimo stesso richiama la grande pigna bronzea che decorava probabilmente un’area sacra legata all’Iseum, oggi conservata nei Giardini Vaticani. Il simbolismo della pigna – rinascita e immortalità – era caro anche alla spiritualità egizia. Si prosegue per Piazza della Minerva, l’antico dialoga con il barocco: un piccolo obelisco egizio sorretto da un elefante scolpito da Bernini si erge davanti alla chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Proveniente dall’Iseum, l’obelisco diventa messaggero di conoscenze arcane, in perfetta armonia con il culto esoterico di Iside.
Pochi passi conducono al Pantheon, dove un altro obelisco, un tempo collocato nel tempio del Sole a Eliopoli, svetta oggi sulla piazza. La sua posizione, in asse con la cupola del Pantheon, riflette un’antica armonia cosmica tra cielo e terra, mito e scienza. Nei pressi di Piazza San Luigi dei Francesi, scavi archeologici hanno portato alla luce frammenti di un obelisco egizio ancora interrato, testimonianza del radicato culto isiaco nel Campo Marzio antico. A Piazza di Sant’Eustachio si incontra una fontana barocca realizzata con una vasca in granito egizio, proveniente dalle terme neroniane-alessandrine: un’impronta materiale dell’Egitto imperiale nel cuore di Roma.
Il percorso si conclude a Piazza Navona, dove la Fontana dei Fiumi di Bernini è sormontata da un obelisco egizio in granito rosa di Assuan. Alto quasi 17 metri, fu portato a Roma su ordine di Domiziano e decorato in loco con geroglifici che celebrano l’imperatore tra le divinità. Originariamente collocato tra i templi di Iside e Serapide, oggi svetta tra le meraviglie barocche della piazza, chiudendo l’itinerario in un perfetto intreccio tra sacro, arte e potere.
